Nei primi anni ’60 la controcultura spinta dai Beat nell’East Village di New York iniziò a pubblicare una sfilza di quelli che presto divennero noti come magazine “underground”.
Ci siamo già occupati di editoria underground in altre pagine di questo sito, ma oggi andiamo un pò agli albori del fenomeno. Molte di queste pubblicazioni stampate a basso costo seguirono la tradizione dei Samizdat e soprattutto del fantastico movimento (ops!) Dada. Alcuni erano noti per raccogliere le informazioni e le notizie che i media tradizionali si erano rifiutati di stampare mentre altri avevano pubblicato delle vere e proprie notizie false che, paradossalmente, si rivelavano false notizie vere.
La rivista YEAH è stata originariamente pubblicata in dieci numeri tra il 1961 e il 1965 da Tuli Kupferberg (membro fondatore, con Ed Sanders, del gruppo rock satirico The Fugs) e Sylvia Topp’s Birth Press. Kupferberg, infilando l’ago della politica di sinistra nel dibattito con il sarcasmo e lo spirito creativo per cui è diventato  subito famoso”.
Kupferberg e altri abitanti dell’East Village hanno contribuito con poesie, disegni e collage contro la guerra nucleare, il razzismo, la supremazia bianca e i valori conservatori della classe media che erano diventati il ​​segno distintivo dell’America degli anni ’50. Con il numero 8, Kupferberg ha dispensato i contributori, scegliendo invece di presentare solo il proprio lavoro.

Le copie di YEAH sono acquistabili qui.