Immersions” è il nome di un magazine svizzero appena arrivato alla seconda uscita che si intitola Gares, ovvero Stazioni.
Ponti di transito per alcuni, luoghi di residenza per gli altri, cornici quotidiane di chi ci lavora e terra prediletta per chi vaga, le stazioni ferroviarie sono anche questo: luoghi familiari pieni di storie dove le vite si incrociano senza mai veramente incontrarsi.
Queste storie sono l’oggetto di questa seconda uscita che si apre con una prefazione firmata Didier Burkhalter, noto politico svizzero.
Il magazine si compone di una serie di racconti dello scrittore francese Jon Monnard; il ritratto della famosa ma non per questo meno anonima, Carole, la voce diffusa in tutte le stazioni della rete ferroviaria svizzera; la storia del leggendario orologio CFF che da sempre è presente nelle maggiori stazioni d’oltralpe con un’incursione nel cuore della fabbrica di Mondaine e molto, molto altro.
Splendido l’apparato grafico con numerosissime fotografie a corredo dei testi a testimonianza della cura del prodotto veramente rilevante.
Un pò come abbiamo già visto in occasione della presentazione di “SUQ”, splendida rivista sulla Sicilia meno conosciuta, anche “Immersions” è un prodotto di pregio e veramente ben realizzato.