Le settimane successive alle elezioni presidenziali del 2016 hanno visto un aumento senza precedenti di incitamento all’odio, crimini d’odio, atti vandalici e violenze contro le minoranze e le persone di colore. Secondo le statistiche dell’FBI, il giorno successivo alle elezioni si è registrato un aumento del 127% nel numero di crimini segnalati e tale numero ha continuato a crescere nei mesi successivi. Come se Trump avesse scoperchiato un vaso di Pandora di nazionalismo bianco che demonizza e attacca in un vortice di negatività che ancora oggi è vivo e vegeto.
Sempre più spesso i cosiddetti hate groups si stanno infiltrando nei campus universitari basti pensare che nel febbraio 2017 alla Kutztown University, nelle zone rurali della Pennsylvania, i manifesti di reclutamento dei suprematisti bianchi hanno invaso l’intero campus.

Sebbene l’Università abbia denunciato pubblicamente questi gruppi ed i loro messaggi razzisti e violenti, Vicki Meloney, professore associato del dipartimento di design della comunicazione, si è sentita in dovere di fare di più.
Ha inviato velocemente una mail ai suoi studenti aprendo una call per chiunque trovasse uno dei poster e lo trasformasse in qualcosa di bello trasformando un messaggio di odio in un messaggio di bellezza.
L’e-mail è arrivata ai social media ed in 24 ore il post ha ricevuto più di 20.000 “likes” con circa 2.000 commenti tutti di sostegno all’iniziativa.
La risposta è stata così grande che la sua casella di posta elettronica è stata inondata di richieste da parte di organizzazioni locali e nazionali che volevano saperne di più sulla sua offerta agli studenti. Quasi tutti quelli che hanno commentato volevano vedere ciò che gli studenti avevano creato.

Il workshop è stato organizzato rapidamente e senza finanziamenti riunendo materiali e attrezzature a disposizione e utilizzando inchiostro, carta, kit per timbri e pennelli.
E’ stato un modo per affrontare la crescente ed odiosa retorica della destra del campus e la loro esibizione pubblica di poster suprematisti.
Così è nato il progetto Replace-the-Hate, uno sforzo guidato da specialisti del design per costruire legami comunitari, rinunciare all’odio e apprezzare invece la diversità attraverso espressioni creative e eventi artistici comunitari.
Il potere dell’arte e del design nelle mani delle persone è stato utilizzato per promuovere il cambiamento, rinunciare all’odio e rafforzare un ambiente di inclusione.