Il pensatore e saggista italiano Furio Jesi (Torino, 1941- Genova, 1980) è stato uno studioso eclettico e originale la cui opera è considerata un modello interpretativo innovativo. In ‘Spartakus. Simbologia della rivolta’, Jesi ci propone una delle sue opere più originali e riuscite. Non è una storia del movimento spartachista ma un’appassionata fenomenologia della rivolta, intesa come sospensione immediata del tempo storico e, quindi, diversa dalla rivoluzione, che comporta una strategia di lungo periodo, inserita nei processi storici. Jesi affronta il concetto di “rivolta” non solo nel pensiero di Rosa Luxemburg ma anche rivolgendosi alle pagine di Dostoevskij, Fromentin, Brecht, Eliade e Thomas Mann. “Spartakus” è uno dei libri più belli e potenti della saggistica italiana ed è rimasto un testo segreto fino a quando non è stato riscoperto diversi decenni dopo la prematura scomparsa di Jesi. Questa è la prima traduzione spagnola di questo saggio chiave, una novità irriducibile, che continua ad essere inclassificabile, come il genio del suo autore.
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