Come aveva ben intuito un secolo fa Walter Benjamin, la nostra è l’era della riproducibilità tecnica e proprio da questo spunto prendo avvio per descrivere innanzi tutto quella che è la differenza fra il concetto di facsimile grafico e una riproduzione

Il primo è il duplicato più esatto possibile che si possa ottenere con le tecnologie di volta in volta a disposizione di un esemplare originale. Si tratta cioè di una fedele resurrezione di un manufatto – nel nostro caso di un prodotto editoriale di oltre un secolo fa – solitamente di pregio e valore storico o di importanza scientifica. È ovvio che l’intento in questo caso non sia certo quello della realizzazione di un falso per ingannare anche se, da un punto di vista materiale, potenzialmente il facsimile dovrebbe essere in grado di farlo.
Una riproduzione invece è una semplice copia anche se in questo caso, ancor prima del già citato Benjamin, è bene precisare che dovrebbe essere ovvio che qualsiasi oggetto stampato è comunque e sempre una copia di qualcosa che potremmo definire originale.
Questo breve preambolo teorico mi è servito solo per introdurre un caso di facsimile davvero degno di nota, una riproduzione fedele che aspettavo da anni visto che, a fronte di altri casi simili, mai si era pensato di riproporre un’edizione di Die Fläche, splendido progetto editoriale nato da un’idea di quella che possiamo definire forse la meglio gioventù austriaca di inizio XX Secolo ovvero i giovani Koloman Moser, Alfred Roller, Josef Hoffmann, Bertold Löffler, Moriz Jung, Franz Karl Delavilla, Urban Janke, Wenzel Oswald, Gustav Marisch, Karl Schwetz e altri – i principali artisti fautori della cosiddetta Secessione Viennese e della Wiener Werkstätte.


Die Fläche – in italiano traducibile come La superficie – è stata una rivista austriaca di grafica e design che, soprattutto se la confrontiamo con i ben più rinomati progetti suoi contemporanei quali Ver Sacrum o Jugend – ha delineato con una straordinaria originalità, l’idea di estetica proposta da questi designer e professori, accompagnati dai lavori di più di 100 dei loro studenti. Ricco di idee audaci poi divenute vere e proprie linee guide per quelli che saranno qualche decennio dopo i manifesti della psichedelia californiana anni Sessanta, Die Fläche ha anticipato quell’interesse che il Futurismo pochi anni dopo dimostrerà per la grafica pubblicitaria, rivoluzionandone i concetti di base e favorendo la realizzazione di decine e decine di copertine di libri, manifesti e molto altro.
Pubblicato a partire dal 1903/1904 fino al 1910 da Bertold Löffler in associazione con Anton Scholl & Co. Die Fläche conteneva un totale di 124 pagine di puro design grafico con esempi di applicazioni nella poster art, libri, carta da parati, tessuti, vetrate, intarsi, ricami, monogrammi, biglietti da visita e bigiotteria.


Ed eccoci dunque al caso di facsimile di cui vi ho accennato in apertura. Die Fläche (Facsimile Edition): Design and Lettering of the Vienna Secession, 1902–1911 edito da Letterform Archive Books è infatti una delle edizioni in facsimile più belle e interessanti che credo siano state realizzate negli ultimi anni.
Riprendendo quindi le argomentazioni iniziali, si può sostenere che questo volume non sia esattamente un facsimile (come, ad esempio, è il Libro imbullonato di Depero). Questo Die Fläche è una invece qualcosa che si avvicina di più al concetto di simulacro in cui è stata ricreate ogni pagina del periodico austriaco a colori e nelle dimensioni originali, conservando anche le pieghe a fisarmonica presenti nel secondo volume. Il progetto include anche il carattere tipografico ispirato alla Secessione Viennese per il design della copertina. Infine, tutta la rivista viene presentata rilegata in un unico volume piuttosto che nei singoli numeri, distinzione questa che può far storcere il naso ai collezionisti più intransigenti. La decisione di stampare Die Fläche in un’unica edizione, stante a quanto riportato sul sito Letterform Archive va ricollegata alla volontà dell’editore di realizzare un prodotto conveniente, che quindi non sia solo rivolto a chi “può permetterselo” anche se i 75,00 € del prezzo di copertina sembrerebbero dimostrare il contrario. Ma in questo caso, tenuto conto del pregio della stampa e dell’importanza sia documentale che grafica e teorica del prodotto, credo proprio che il valore sia di gran lunga superiore al prezzo du vendita. Il lettore avrà a disposizione numerosi saggi e approfondimenti che contestualizzano l’esperienza Die Fläche con un corposo glossario finale e numerose biografie degli artisti coinvolti nella rivista. Insomma, questo libro fornisce una visuale senza precedenti a un documento della storia del design troppo spesso colpevolmente dimenticato.
Die Fläche, disponibile già per il pre-order, sarà acquistabile a partire dal 5 settembre 2023.
Si tratta del primo prodotto ad essere sfornato di quella che dovrebbe essere una serie veria e propria dal titolo Letterform Archive Facsimile e quindi, visto il livello con cui hanno inaugurato il progetto, non resta che attendere di vedere il prossimo, qualunque esso sia.