Mike Adams è il leader della band inde rock Mike Adams At His Honest Weight, formazione attiva oramai dal 2011 a Bloomington, in Indiana. Ma perché mi viene da parlarvi di musica in un sito come questo? La risposta è facile e cercherò di spiegarla brevemente nelle prossime righe.
Per prima cosa è bene specificare come Mike Adams non sia proprio a suo agio con il fenomeno ritornato in auge dopo i primissimi anni del successo di Youtube, dei “lyric video”, la tendenza cioè di diffondere video musicali ufficiali che hanno però la caratteristica di poter essere utilizzati anche come karaoke. Partendo da questo assunto iniziale, che forse accomuna Adams a molti dei lettori, arriviamo alla svolta sorprendente che la band ha fatto in occasione dell’uscita del singolo Basement Spacemen contenuto nell’album dal titolo Guess For Thrills.
Al posto del video musicale “tradizionale” la band ha deciso di distribuire altro; all’interno della confezione fisica del disco infatti, ecco che vi trovate di fronte ad uno strano libretto di ben novanta pagine che ha tutte le caratteristiche per essere definito una vera e propria fanzine, scaricabile e disponibile gratuitamente online. Una fanzine dove troverete riflessioni e grafiche visuali e provocatorie che rimandano al testo del brano prescelto.
Tralasciamo le discussioni teoriche su come definire questo strano oggetto – non vogliamo certo spingerci ai deliri classificatori tipici di certo mondo fanzinaro che ha proposto per l’occasione la definizione di “zine music video” – ma certo è che in ogni pagina cartacea del libretto si possono ammirare fotografie, collage, graffiti e tanto altro materiale che mostra una chiara linea di continuità con i linguaggi più diffusi all’interno dell’editoria fanzinara unendo a questo aspetto, il fatto che funziona come il classico foglio dei testi amato da chiunque si diletti a cantare i brani che ama.
La zine in certi punti rimanda alla lettura di un buon fumetto underground, in altri alla psichedelia o al punk, insomma a tutte quelle pubblicazioni che si producevano un tempo e che, per fortuna, sono ancora sane e in gran forma. Fanzine come il booklet del vecchi dischi, delle cassette o del detestabile CD, libretti con i testi e le immagini che si uniscono in frenetici collage utili per dare al lettore nuove intuizioni sul tipo di creatività che sta alla base della produzione dell’autore e polistrumentista Mike Adams. In certi altri, ecco che tornano alla mente i video musicali animati di Jack Stauber assai seguito su YouTube, con un sacco di spunti creativi sempre caratterizzati da un aspetto e un’atmosfera tipicamente e orgogliosamente low-fi.
Un’operazione originale e sperimentale che in Italia vede alcuni punti ti di somiglianza con il bellissimo e rigoroso progetto This is not a love song TINALS portato avanti da anni dal livornese Andrea Provinciali.
Un’operazione che apre, allarga ancora di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, il perimetro della definizione di fanzine oramai sempre più sfrangiato e ibrido.