Art Kunkin è colui che nel 1964 fonda la Los Angeles Free Press, uno dei primi e più riusciti giornali della storia dell’editoria underground ed è morto lo sorso 30 aprile a Joshua Tree, California.
Aveva 91 anni.
Arthur Glick Kunkin nasce nel Bronx, il 28 marzo 1928 e fin dai suoi primi studi in sociologia alla New School for Social Research di New York, dimostra un profondo interesse verso il movimento trotskista e più in generale per i movimenti libertari diventando direttore del giornale socialista The Militant.
Negli anni Cinquanta, oltre a lavorare come operaio alla General Motors, continua la sua esperienza nei giornali dei movimenti politici di sinistra quali Correspondence and News & Letters.
Nel 1962 Kunkin lascia la General Motors per tornare al college e laurearsi e ricopre la carica di capo distretto del Partito Socialista della California meridionale.
Nel maggio del 1964 la svolta con l’uscita del primo numero di prova della rivista LA Free Press distribuita all’interno di due importanti mercati locali quali il Renaissance Pleasure Faire ed il May Market.
La risposta è stata talmente positiva da convincere Kunkin a pubblicare regolarmente con l’aiuto di sua moglie Abby Rubinstein, il Freep, il nomignolo amichevole con cui diventa immediatamente famoso.
Il gruppo principale di volontari e sostenitori coinvolti nel progetto include gran parte della folla bohémien che frequenta la caffetteria The Fifth Estate sul Sunset Strip che fornisce anche lo spazio per la specie di ufficio redazione.
La rivista diventa presto il centro nevralgico della fiorente scena hippie californiana sia pure con continui e naturali problemi economici a cui far fronte.
Su Freep si possono leggere articoli su argomenti, come l’oppressione della polizia, il movimento contro la guerra e il rock’n’roll, che non sono affrontati dalla stampa mainstream.
Nel 1969 la circolazione esplode arrivando a 100.000 copie, ma arrivano presto i primi problemi legali derivanti dalla pubblicazione nell’agosto 1969, di un elenco di 80 nomi di agenti governativi della locale squadra anti droga sotto copertura.
Non ci dovrebbe essere nessuna polizia segreta, recita il titolo di questo articolo, che però, come immediata ritorsione, mettono Freep in costante stato di controllo e assedio.
Nel 1972 Kunkin e il suo giornale si ritrovano quindi gravemente coperti dai debiti e, dietro la volontà degli stessi creditori, Kunkin perde il controllo del giornale e viene licenziato.
Richiamato dopo pochi mesi come editore della rivista quando Freep viene acquistata da Larry Flynt, l’editore della rivista Hustler, che però cede nuovamente i diritti fino alla definitiva chiusura avvenuta nel 1978 per poi rinascere, nella versione digitale, dal 2005.
Art Kunkin è stato un editore visionario che inizia a pubblicare The Freep nel 1964, ben 3 anni prima dell’esplosione dell’editoria underground.
Free Press appare inizialmente il 23 maggio 1964 come un tabloid di 8 pagine dal titolo The Faire Free Press con il logo Los Angeles Free Press stampato in cinquemila copie, di cui 1.200 vendute al prezzo di 25 centesimi.
Kunkin intuisce in anticipo che a Los Angeles, ed in generale negli Stati Uniti sta nascendo un movimento radicale e controculturale, ma del tutto privo di coesione e soprattutto di organi di informazione e cultura.
Proprio per questo The Freep diventa presto la prima voce di riferimento e un forum di scambio di informazioni per giovani bohémien come artisti, scrittori e attivisti scontenti della società.
Freep scrive ed è stato il primo magazine a scrivere direttamente e senza filtri delle principali questioni storiche degli anni ’60 e ’70, tra cui i fatti dei Chicago Seven, delle teorie sulle droghe psichedeliche di Timothy Leary, del pacifismo di Allen Ginsberg e Abbie Hoffman ospitando anche articoli ed interviste di personaggi quali Bob Dylan, le Black Panthers o Jim Morrison.
Freep è stato inoltre uno dei membri fondatori dell’Underground Press Syndicate, una rete di 600 riviste e giornali alternativi degli Stati Uniti e anche il pioniere dell’emergente mondo dei fumetti underground pubblicando fumetti leggendari quali quelli di autori come Ron Cobb
e la storica saga Fabulous Furry Freak Brothers di Gilbert Shelton che ha iniziato a comparire regolarmente all’interno del Freep nel 1970.