Ablaze! è stata una fanzine britannica di musica indie prodotta tra Manchester e Leeds, attiva tra il 1987 e il 1993, con un ritorno per un undicesimo numero nel 2015. Fondata e principalmente curata da Karren Ablaze!, la rivista ha pubblicato dieci numeri durante il suo periodo originale, diventando un punto di riferimento nella scena musicale underground del Regno Unito.
Negli anni ’80, Ablaze! ha sostenuto band britanniche “noisenik” come Dog Faced Hermans, The Wedding Present e Walkingseeds, oltre a gruppi americani di noise rock e grunge come Sonic Youth, Dinosaur Jr, Throwing Muses, Pixies, Mudhoney e Nirvana. Negli anni ’90, ha continuato a promuovere band indie, shoegaze e punk come The Pastels, My Bloody Valentine, Lush nel Regno Unito, e Sugar e Nation of Ulysses negli Stati Uniti. Ablaze! ha avuto un ruolo significativo nella diffusione del movimento Riot Grrrl nel Regno Unito.


Il design di Ablaze! incarnava l’etica DIY (Do It Yourself) derivata dal punk, rifiutando il coinvolgimento con le correnti mainstream e le etichette discografiche non indipendenti. Il tono dei contenuti era più personale e politico rispetto alla stampa musicale britannica tradizionale. La sezione delle recensioni discografiche offriva valutazioni umoristiche e taglienti delle ultime uscite, riflettendo l’approccio appassionato e talvolta provocatorio della fanzine.
Ablaze! si distingueva anche per la sua prospettiva femminista, successivamente abbracciando il movimento Riot Grrrl, in un panorama musicale underground spesso dominato da figure maschili. Un editoriale esteso nel numero 7 (1990), intitolato “New voices, new guitars”, sosteneva la “musica che celebra una sessualità non fallica” contro le “spinte trite e discutibili del rock maschile”. Il numero 10 includeva Girlspeak, il manifesto di Girl Power International, e Five Strategies for the Unleashing of Girl Power”, incoraggiando i lettori a fotocopiarli e distribuirli.
Oltre a Karren Ablaze!, la fanzine ha visto la partecipazione di vari collaboratori, tra cui scrittori come Lucy Nation (Chris Trout), Gavin B., Justine Wolfenden, Steve Albini, e fotografi come Ian T Tilton, Greg Neate e Tony Woolgar.
L’eredità di Ablaze! è evidente nell’interesse crescente per l’era pre-Internet delle fanzine. Il critico musicale Simon Reynolds ha scritto nel 2009 sul continuo fascino del movimento fanzine per The Guardian, e la stessa Karren Ablaze! é stata invitata a scrivere dalla band The Cribs a scrivere sulla cultura delle fanzine e sulla sua esperienza di Ablaze!. La fanzine è stata inclusa nel libro Fanzines di Teal Triggs (Thames and Hudson, 2010) e citata in discussioni sulle donne nella musica rock.
Nel 2012, dieci numeri di Ablaze! sono stati raccolti nel libro The City Is Ablaze!, pubblicato per celebrare l’impatto duraturo della fanzine sulla cultura musicale indipendente.

