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Pirati e falsi editoriali nell’Italia degli anni ’70

 Autore: Dogheria, Duccio  Genere: Saggistica  Casa Editrice: Stampa Alternativa  Anno: 2018  Pagine: 95  Paese: Italia  Lingua: italiano  Dimensioni: Tascabile  Dewey: 070.50945  Tag: Anni Settanta csComunicazione csControcultura csFake News csItalia cs |  MODULO DI RICHIESTA
 Descrizione:

In principio fu “I fiori di Gutenberg”, edito da Arcana nel 1979, il primo tentativo, affidato a Pasquale Alfej e Giacomo Mazzone, di sviscerare in modo analitico i falsi editoriali e l’editoria pirata, che proprio in quegli anni raggiunsero il loro massimo splendore. Duccio Dogheria parte da dove si erano fermati Alfej e Mazzone, anche se il suo è un approccio differente. Se tra le pagine de “I fiori di Gutenberg” traspariva la fiera militanza dei suoi autori, “Pirati e falsi editoriali nell’Italia degli anni ’70” è un’opera più attenta all’aspetto bibliografico, legata alle fonti e pronta a sfruttare le potenzialità offerte dal web.

Nel corso del decennio più visionario del cosiddetto secolo breve, molti editori, quelli legati all’arcipelago della controcultura e della controinformazione, diedero vita a una serie di pubblicazioni collocate al di fuori dei circuiti ufficiali, allo scopo di divulgare opere mai tradotte (o tradotte con pessima resa) o boicottate dalla grande distribuzione, oppure per abbattere i costi di copertina, con buona pace del diritto d’autore. Una sorta di democratizzazione culturale, edificata sulla libera circolazione del sapere, grazie alla quale vennero alla luce opere inedite dell’anti-psichiatra David Cooper, del situazionista Guy Debord oltre a saggi femministi, sulla sessualità, sulle droghe psichedeliche.

Al fianco della pirateria si sviluppò il falso che, come riportato dallo stesso Dogheria:

non si limita a fare uno sgambetto all’editoria ufficiale e alle sue economie, ma partorisce il caos, distrugge le certezze, accarezza il dubbio, coltiva il senso critico”.

Fragoroso il caso di “Lettere agli eretici”, firmato da uno pseudo Enrico Berlinguer, una serie di missive indirizzate ad alcune figure della sinistra italiana dell’epoca, tra le quali Marco Pannella, Toni Negri, Andrea Valcarenghi. Il libro, in realtà scritto e pensato dal situazionista Pierfranco Ghisleni, riuscì a entrare nel circuito librario provocando un vero e proprio caso, sfociato in un sequestro e una serie di reazioni non sempre composte.

Duccio Dogheria si muove con agilità all’interno di questa storia di libertà, gioco, provocazione, che favorì la crescita di un’editoria altra. Una storia impreziosita da un intervento di Marcello Baraghini, il fondatore di Stampa Alternativa, e da un’intervista a Vincenzo Sparagna, il principale artefice dei gloriosi falsi del settimanale satirico “Il Male”. Attenzione, è solo un primo passo: come annuncia Dogheria nell’introduzione al libro, “ce n’est que un début”.

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