La casa editrice FUEL di Damon Murray e Stephen Sorrell ci regala un altro pregevole lavoro sia per la cura grafica che per il grande lavoro editoriale e di ricerca che sta alla base dell’intero progetto.
Stiamo parlando di “Russian Criminal Tattoo Encyclopedia Set“, la raccolta di 3 volumi dedicati alla storia, ai protagonisti ed agli artisti dell’arte del tatuaggio in Russia. Una storia antica, ricca di simbolismi e piena di aneddoti e curiosità da scoprire.
Le fotografie, i disegni ed i testi pubblicati in questi libri fanno parte di una raccolta di più di 3.000 tatuaggi accumulati durante la vita di Danzig Baldaev, un carceriere che lavorava all’interno delle carceri russe.
Danzig Baldaev nacque nel 1925 a Ulan-Ude, nel centro-est della Russia e suo padre era stato arrestato come “nemico del popolo”. Crebbe quindi in un orfanotrofio per i figli dei “nemici” ed in seguito prestò servizio militare nella seconda guerra mondiale. Fu costretto dalla NKVD (precursore del KGB) a lavorare come secondino nel carcere di Kresty a Leningrado, oggi San Pietroburgo. Il carceriere Danzig Baldaev è morto nel 2005, un paio di anni dopo la pubblicazione del primo volume della serie. Il suo è un viaggio nell’estetica dei tatuaggi a cui ha dedicato 28 anni della sua vita, dal 1948 al 1986, in una lunga analisi che racconta per simboli la storia di chi li porta, e descrive – tramite, appunto, i tatuaggi – il disprezzo dei carcerati verso la società, il sistema politico, e la giustizia.
Teschi, svastiche, harem di donne nude, Al Capone, cavalieri medievali in armatura, pugni avvolti nel sangue, immagini di Cristo, mamme e bambini, eserciti di carri armati e chiaramente Lenin – questi sono solo alcuni dei segni con il quale i i russi protagonisti dei 3 volumi si identificano.
L’enciclopedia si apre con l’introduzione dello storico Alexander Sidorov e permette agli amanti della tattoo art non, di esplorare l’origine dei tatuaggi russi e il loro significato che dura ancora oggi.