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Gli anni della rivolta : 1960-1980: prima, durante e dopo il ’68

 Autore: AA.VV.  Genere: Storico  Casa Editrice: Punto Rosso  Anno: 2001  ISBN: 88-8351-015-1  Pagine: 208  Paese: Italia  Lingua: italiano  Dimensioni: Tascabile  Dewey: 322.40945  Tag: Anni Sessanta csItalia csPolitica csStoria cs |  MODULO DI RICHIESTA
 Descrizione:

Questo testo, curato da Fabrizio Billi, raccoglie una lunga e articolata cronologia sul ventennio 1960 – 1980 e dieci schede che hanno contraddistinto questa lunga “stagione dei movimenti”. Giachetti e Dalmasso trattano dei gruppi della nuova sinistra e dei partiti storici, Adagio dei sindacati e delle lotte operaie, Tolomellì del complesso decennio (1968 – 1977) segnato, dalla crescita e dalla trasformazione dei movimenti studenteschi, ancora Adagio del mondo cattolico dal dopo concilio agli inizi del pontificato di Wojtyla. Grande spazio ai movimenti che percorrono e trasformano la società: quello delle donne, trattato da Pina Sardella, quello omosessuale (Petrosino), quelli della società civile (Urso). Non poteva mancare il nodo della violenza politica e di un tentativo di approccio alle diverse interpretazioni e tesi. Ne trattano Scavino e Rapini con una panoramica si terrorismo, lotta armata, stragismo, nel complesso intersecarsi di estrema destra, frazioni dell’estrema sinistra, ruolo dei servizi segreti italiani e internazionali. Le schede sono brevi, agili, volutamente non approfondite e rivolte in particolare a chi (i giovani) non conosce quegli anni o a chi, pur avendoli vissuti, troverà in queste pagine non tanto un “sunto”, quanto una sistematizzazione. Il testo rifiuta e le esaltazioni e le denigrazioni o rimozioni, purtroppo tanto frequenti e scarsamente motivate, del ’68, che viene invece studiato criticamente, senza pregiudizi di parte. La tesi storiografica degli storici dilettanti che hanno composto il testo (molti di oro hanno già lavorato al più corposo Il lungo decennio. L’Italia prima del ’68, Verona, Cierre editore, 1999) è quella di un ’68 lungo, con un prima e un dopo: è questa l’unica lettura che permette di comprendere i cambiamenti vissuti dall’Italia, le trasformazioni culturali, di costume, delle professioni, del ruolo della donna che si sono compiute negli anni ’70, senza demonizzazioni o interpretazioni parziali e deformate. È una lettura che consente anche di misurare, senza moralismi, queste trasformazioni e la successiva degenerazione sociale vissuta dagli anni ’80, parallela ad una distruzione culturale delle stesse basi elementari su cui la sinistra politica e sociale si era costruita. Il testo è, quindi, una introduzione, elementare, ma mai semplicistica, strumento per una discussione anche storiografica, su una stagione su cui a distanza di trent’anni è visibile la carenza di studi, di analisi, di interpretazioni.

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