OIOI è un minimarket che si svolgerà nei giorni 9 e 10 Settembre nella deliziosa cornice del Giardino Buonamici proprio nel centro della città di Prato.
Sviluppato grazie al contributo del “Settembre, Prato è spettacolo”, sarà arricchito da una mostra di venti opere selezionate dal team di OIOI attraverso una call aperta agli artisti, spettacoli serali, presentazioni di progetti, buon cibo e un’atmosfera conviviale e stimolante.
Il team di OIOI è formato da Giovanni Frasconi e Bianca Vagnoli, che insieme hanno voluto creare questa piccola ma significativa parentesi di un settore ancora di nicchia nella loro città.
Giovanni è un illustratore freelance e grafico, laureato all’ISIA di Urbino, attualmente vive e lavora a Bologna sia per realtà locali che non, associazioni, riviste e organizza laboratori con i bambini.
Bianca Vagnoli è una grafica freelance, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, attualmente lavora per eventi, festival, collabora con riviste e tiene workshop di rilegatura.
Entrambi appassionati del settore grafico editoriale hanno deciso di collaborare insieme per un progetto che possa dare alla città toscana una ventata di novità e colore.
Le Edizioni del Frisco parteciperanno insieme ad una ventina di espositori da tutta Italia a questo evento con grande felicità anche perché si tratta di uno dei pochi eventi specifici per l’editoria independente che vengono organizzati in Toscana.
Così come per altri appuntamenti come il BEU BEU Art Festival e l’UNGRACON, ho voluto intervistare Bianca e Giovanni per sapere qualcosa in più sia su OIOI sia su quella che è la loro idea di editoria indipendente oggi…
Per tutte le INFO, date un’occhiata alla pagina Facebook del OIOI Minimarket!
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EdF – OIOI Minimarket è alla sua prima edizione e, come tutte le prime edizioni di ogni evento, immagino che i lavori procedano spediti e l’ansia cresca di giorno in giorno. Descrivete il momento esatto in cui è nata l’idea di organizzare un festival, dove eravate, con chi e soprattutto cosa è successo e succederà da allora fino ai giorni del Minimarket..
OIOI – Io (Bianca) e Giovanni ci siamo incontrati per la prima volta al Fruit di Bologna, una fiera di editoria indipendente. Con la promessa di rincontrarci nella nostra città a Prato, qualche mese dopo siamo riusciti a prendere un caffè insieme. Parlando e scherzando dei nostri mestieri quello stesso giorno ci è balenata l’idea di organizzare qualcosa in città, non esistendo ancora un evento del genere. Trasportati dagli eventi che stavano avvenendo a Prato ci siamo subito informati, tramite contatti, su come potevamo organizzare il market. Siamo stati fortunati nel trovare persone che hanno creduto e credono tutt’ora nel nostro progetto e che ci hanno dato una mano, in primis l’associazione Fonderia Cultart.
Durante la fase di progettazione siamo riusciti a creare contatti con la mappa Use-it Prato e la stamperia Eliograf, nostro sponsor per la comunicazione.
L’idea è partita a ottobre 2016 con tanti dubbi e punti interrogativi, si è creata una bellissima collaborazione tra noi due del team e adesso che è quasi passato un anno e stiamo concludendo i preparativi, siamo sempre più carichi e felici di vedere realizzato OIOI.
EdF – Cosa pensate della realtà italiana relativa all’editoria indipendente?
OIOI – Esistono molti eventi in Italia e negli ultimi anni ne stanno nascendo altrettanti. È un mondo ancora di nicchia, come abbiamo già accennato, ma che si sta creando uno spazio ben definito attraverso associazioni e professionisti. Molti di questi eventi sono organizzati da volontari e giovani che hanno la passione per questo settore artistico, il cammino è ancora lungo, ma con perseveranza e sacrificio i risultati si ottengono, e anche tanta soddisfazione.
EdF – L’obiettivo di OIOI è quello di dare spazio all’editoria indipendente, all’illustrazione, al fumetto, alla grafica ed alle arti visive in genere. Negli ultimi anni stanno fiorendo moltissimi momenti e festival dedicati a questo mondo in movimento, fatto di talento, voglia di fare e pochissimi mezzi. Come pensate di differenziarvi dagli altri appuntamenti in calendario, cosa ha OIOI di speciale, e soprattutto cosa credete che manchi ancora a questo universo colorato e ricco di passione per diventare davvero qualcosa di più di un fenomeno di nicchia per appassionati?
OIOI – (Bianca) Non penso che OIOI si debba differenziare dagli altri festival. Ovvio che ognuno di questi è differente già in base al luogo.
Crei qualcosa di speciale se nasce un dialogo con le persone. Riuscire a portare anche un minimo interesse in un individuo al quale è sconosciuto il mondo dell’editoria è già una vittoria. Deve esserci un’interazione, noi dobbiamo esser bravi a far comprendere questo mondo e le persone devono voler accogliere la novità. Ovvio che non può funzionare se il dialogo è a senso unico.
OIOI – (Giovanni) L’idea di partenza era la volontà di creare un evento che potesse interagire col vasto pubblico, per far conoscere questo mondo ancora di nicchia a chi non è del settore. Per questo abbiamo deciso di farlo durante il festival Prato, Settembre è Spettacolo per la grande affluenza che ci sarà in centro città.
EdF – Diciamo che Giovanni e Bianca, nell’organizzazione del loro OIOI Minimarket, non debbano lottare con i dolenti limiti di budget che tutti conosciamo e che quindi abbiano finalmente la possibilità di creare e realizzare quello che davvero ribolle nelle loro teste. Descrivete il vostro festival ideale, quali idee, quali progetti, quali ospiti, quali sorprese?
OIOI – La nostra idea di minimarket/festival si ispira a quelli già esistenti di Treviso (Comic Book Festival) e il Fruit Exhibition di Bologna. Essendo il primo anno abbiamo deciso di fare un evento più piccolo, per capire come avrebbe risposto la città, senza pretese. In questi mesi siamo entrati in contatto con illustratori, grafici, fotografi e associazioni culturali, con cui abbiamo creato una connessione, e costruito le basi per possibili collaborazioni future, con l’ottica di strutturare ed espandere l’evento per i prossimi anni.
EdF – Una delle domande che più mi piace fare nelle mie interviste e che oramai è un classico è relativa ai proverbi, ai motti, ai modi di dire. Indicatemene uno che vi piace e spiegate il perché di questa scelta..
OIOI – Il nostro motto è OIOI nonché nome dell’evento. È un modo di dire Toscano, più precisamente un’esclamazione di dolore o stanchezza, però visto con leggerezza, es. “oioi non mi scocciare”, “oioi che noia!”. Durante la scelta del nome del minimarket, sempre scherzando, abbiamo proposto questa parola breve ma di effetto. Oioi è orecchiabile, simpatico, diretto e rappresenta il nostro territorio, meglio di cosi!
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