Oggi è proprio uno di quei giorni, uno di quei giorni.
Oggi è uno di quei giorni in cui sono felicissimo di ospitare in questo mio sito una delle realtà italiane che stanno emergendo con forza, e soprattutto stile e competenza, nel panorama internazionale dei new magazines.
Si tratta di “Athleta”, un prodotto tutto italiano che vede coinvolti Giovanni Gallio (Editor), Sara Capovilla (Photo Editor) e Alessandra Pavan (Graphics).
Sono felice perché è dal primo numero che li seguo e apprezzo molto il loro lavoro fatto di piccoli passi ma idee chiare che li hanno portati oggi alla terza uscita.
La loro presentazione si sviluppoa dall’etimologia classico latina del termine Athleta ovvero

colui che è proteso nello sforzo di superare la sfida sportiva, ma, ancora di più, nello sforzo di superare sé stesso.

“Athleta” è un magazine indipendente che racconta la cultura dello
sport da un punto di vista non convenzionale spingendo molto sulla qualità del suo perno centrale, la fotografia.
Utilizzando proprio il loro linguaggio, “Athleta” è un viaggio nel principio di resilienza, nella scoperta dei propri limiti attraverso il corpo. E’ un viaggio nella propria identità, nella condizione umana, nei valori della competizione. In nome dello spirito agonistico, ma anche in nome dell’estetica dell’immagine. E’ la luce impressa, essenza di figura, gloria. E’ ombre di anonimato. E’ dove grafica ed equilibrio incontrano la fatica ed il rumore.
Ecco, come spero vi rendiate conto quando sfoglierete questa rivista, “Athleta” è una narrazione visiva di quelli che sono – di volta in volta – gli infiniti aspetti unici ed originali del concetto di sport, una  narrazione che nella terza uscita mostra come lo sport sia un gesto che ti consegna all’eternità.
Buona lettura e complimenti ancora a tutto il team di “Athleta”, vi aspettiamo per il numero 4!