Adam Void trasforma i problemi e della società contemporanea in prodotti editoriali caratterizzati da uno stile volutamente ispirato al vintage underground, che affrontano questioni sociali e politiche. Il lavoro di Void Si dedica a esplorare i dettagli delle controculture: il mondo del DIY, i graffiti, i viaggi, il misticismo e l’esperienza di tutti i cosiddetti outsider.
Void collabora nei suoi lavori con istituzioni come The Brooklyn Academy of Music, Printed Matter, Steinberg Museum of Art e Wexner Center for the Arts.
Il suo lavoro è stato recensito su magazine quali Juxtapoz, Maximum Rocknroll e Brooklyn Street Art.
Attualmente Adam vive in una sperduta località nel profondo delle montagne dell’Appalachia meridionale.
Il suo ultimo lavoro è la fanzine dal titolo “Misadventures & Musings from the Train Brain” che racchiude in più storie la nostalgia, il dolore ed il sublime che si trovano in quelle che Adam chiama dust adventures, le avventure polverose. Dai treni merci, alle vecchie altalene costruite con la corda fino ai viaggi in bosco ed agli incontri con i lupi nelle riserve.
Una sorta di catalogo di questi viaggi dove quello che mostra la strada è il desiderio per la vastità del paesaggio.
Da un punto di vista grafico, l’urgenza comunicativa e l’approccio dDIY è rivendicato in tutte le forme: taglia e incolla vecchio stile senza tani fronzoli estetici, utilizzo della macchina da scrivere per le parti testuali.