Sara Panepinto è una graphic designer di 25 anni originaria della Sicilia.
Nel 2015 si è laureata in graphic design e comunicazione visiva ed attualmente sta frequentando il corso di comunicazione e progettazione editoriale all’ISIA di Urbino.
Principalmente focalizzata su identità e branding, visualizzazione dei dati e illustrazione, fra i suoi lavori, ho notato un piccolo libretto dedicato alla controcultura realizzato nel 2016 dal titolo 
Psichedelia e controcultura“.
Stando alle sue parole “Psichedelia e controcultura è un progetto di analisi e ricerca svolto durante il corso di storia dell’illustrazione, in riferimento al movimento artistico della controcultura degli anni Sessanta e dei movimenti di contestazione giovanile in Nord America e in Europa.
Sono presentati i principali nomi e fenomeni che hanno contribuito a dare una forte spinta innovatrice al mondo della grafica e dell’illustrazione. Nomi quali Milton Glaser e Peer Max fino a due dei cosiddetti Big Five della poster art californiana: Wes Wilson e Vicotr Moscoso.
Molto composto nella sua veste grafica, il piccolo volume di Sara contribuisce però bene ad inquadrare un fenomeno fornendo brevi spunti per conoscere i punti di riferimento e le influenze così come le principali figure e derive stilistiche.
Spero sia un primo lavoro che venga ulteriormente approfondito in futuro visto che in Italia ne esistono pochi ben fatti e quasi tutti di pochi autori di riferimento che, pur conoscendo benissimo l’argomento, restano pur sempre voci isolate e sempre le stesse.
Avanti.