Cosa succede quando si intervistano alcuni dei migliori designer grafici britannici e statunitensi sperando di farli parlare della loro vita e del loro lavoro? Ecco, in “Graphic Designers Surveyed” troviamo un pò di risposte a questa domanda..
La cosa interessante è che queste risposte sono divertenti, sincere, entusiaste, critiche e creative, frustrate ma sempre, sempre ottimiste…
Una cosa è certa, a leggere e sfogliare questo bel volume, traspare chiaramente il profondo amore di tutti gli intervistati per il proprio lavoro e i margini infiniti di creatività e possibilità che esso porta con se.
Ma come sempre in un libro non risiede una sola storia, ma infinite e secondo me, anche in questo caso, è giusto riportarne alcune che riguardano altri nomi che ahnno lavorato al volume che presentiamo oggi e che sono davvero degne di nota.
Innanzi tutto, ogni risposta del team di designers intervistati sono commentate e analizzate dalla sociologa Nikandre Kopcke, già creatrice del fortunatissimo progetto di ristorazione internazionale “Mazi Mas” che in greco significa con noi. Nikandre, giovane studentessa di Scienze Sociali di stanza a Londra e figlia di genitori americani e greci, si ritrova a fare la volontaria in varie organizzazioni non governative che operano per la tutela dei diritti dei migranti. Durante quel periodo intenso e pieno di soddisfazioni, incontra moltissime donne le cui esperienze sono molto simili per non dire identiche a quelle raccontate da sua nonna, immigrata dalla Grecia molti anni prima. Molte di loro lottano per non restare incastrate in quelli che sono i rigidi ruoli familiari imposti dalla cultura dei paesi di origine e oramai in contrasto con la vita della metropoli londinese. La loro energia e l’instancabile voglia di fare unita alle opportunità che ti offre una città come Londra, fece scattare a Nikandre l’idea del Mazí Mas, un ristorante in cui le donne che solitamente lavorano come governanti, si reinventano come chef part-time.
Ma andiamo avanti, le storie che ruotano attorno ad un libro come detto sono infinite..
Il volume infatti è stato progettato da Lucienne Roberts, designer grafica che amo e che crea splendidi lavori per la stampa e per il brand identity. Per lei parla la sua esperienza con clienti di ogni tipo e importanza. Influenzata tanto dal movimento femminista quanto dallo stile tipografico svizzero, Lucienne crede nel concetto di “design etico”, quello cioè che porta con se la capacità di migliorare la qualità della vita sia attraverso i messaggi che trasmette sia ponendo l’accento su un pensiero che esalta la semplicità visiva, sia difendendo con forza quella che è l’importanza delle abilità artigianali.
Per concludere questa carrellata di figure, tutte legate al libro “Graphic Designers Surveyed“, eccoci alle moltissime visualizzazioni realizzate da Stefanie Posavec, come sempre lucide, eleganti e come vuole il trend contemporaneo, estremamente minimal. Già collaboratrice per Facebook, Penguin, Wired e Information is Beautiful, Stefanie ha realizzato con l’italiana Giorgia Lupi il bellissimo progetto chiamato “Dear Data” da cui l’omonimo libro che riporta il loro settimanale scambio postale di cartoline. La parte meravigliosa è che, nelle loro epistolario non esiste testo, né italiano né inglese, ma solamente il linguaggio dei dati e delle visualizzazioni avanzate per un risultato che è a dir poco strabiliante.