“Protest” è un libro edito da Lars Müller Publishers che può apparire come l’ennesimo volume sulla cosiddetta grafica di protesta mentre invece ha delle caratteristiche che lo rendono molto interessante.
Il volume infatti presenta e riflette sulle forme di protesta presenti e passate e si concentra sulle pratiche di resistenza delle comunità emarginate da un’ampia varietà di prospettive.
“Protest” mostra infatti come la protesta si basi sull’ironia, sulla sovversione e sulla provocazione da una posizione di impotenza. Il suo ruolo è quello di spina nel fianco, di virus impazzito che punzecchia il sistema per sabotarne le forme di controllo e di regolamentazione della convivenza.
Dal classico “Make Love Not War” fino all’ultimo ”We are the 99%“, gli ultimi decenni sono stati accompagnati da un flusso costante di dichiarazioni e metodi e forme di resistenza.
Le forme della protesta attingono magistralmente e creativamente ai segni ed ai simboli contemporanei, sovvertendoli e trasformandoli in nuove estetiche e significati, aprendo così uno spazio che sfugge al controllo.
Illustrato con fotografie e poster,”Protest” considera le prospettive sociali, culturali, storiche, sociologiche e politologiche, nonché ottimi approfondimenti sulla teoria visiva, la cultura popolare e gli studi culturali.
Nel processo, il libro tiene conto in particolare di sviluppi contemporanei come la virtualizzazione della protesta, come è stata trasformata in finzione e il suo sfruttamento in politica da parte di detentori del potere di tutte le sfumature.
Un libro tosto e piacevole, denso e ricco di teoria e spunti verso altre letture. Acquistabile QUI.
Bello.