Proprio nei giorni in cui si ricomincia – ahimè – a sentir parlare di lockdown, con tutta la galleria di immagini tristi che questo comporta nella mente di tutti noi, o almeno di quelli che credono che il Covid-19 esista e non sia un’invenzione dei cattivi, arriva un libro che proprio nel periodo della chiusura è stato partorito.
Ma partiamo dall’autore, Vic Lee, artista di base a Camberwell, nel sud-est di Londra, che negli anni si è costruito una discreta fama realizzando insegne, lettering e molto altro per alcuni dei più grandi marchi, agenzie e aziende del mondo.

Vic Lee nel suo studio di Camberwell

Vic inizia come decoratore, ma nel frattempo è postino, restauratore di tavoli da biliardo e addirittura steward di cabina a bordo nelle navi da crociera.
In questi anni di formazione sia tecnica, ma soprattutto esistenziale, Vic viaggia e scopre le ricchezze del mondo, la diversità delle culture, dei colori, profumi e sapori.

Sono giorni in cui ancora il web non ha invaso ogni nostro attimo e quindi i sensi si sprigionano in maniera naturale attraverso l’esperienza diretta. Tutto per Vic è quindi nuovo ed emozionante e non esiste blog che possa raccontare qualcosa di simile.

Successivamente, Vic frequenta il Nottingham Trent e si laurea in graphic design. trasferendosi a Londra e riuscendo – dopo aver inviato domande per 53 posti di lavoro – a entrare a far parte di uno studio di interior design a Old Street, Londra. Qui si confronta con il mondo del lavoro, con le esigenze dei clienti, ampliando così il proprio repertorio e contribuendo al successo dell’azienda.
Dopo 5 anni, Vic decide di lanciarsi nell’avventuroso mondo del freelance riscuotendo fin da subito un notevole successo, soprattutto come interior design, settore nel quale lavora ancora oggi. La sua visione dello spazio, dell’interazione fra i diversi elementi e delle infinite potenzialità della comunicazione sono i tratti distintivi in ogni suo lavoro, ed in particolare in un ambito che negli anni sviluppa sempre di più, quello dei murales.

Dopo 14 anni di onorata carriera come grafico, ecco che arriva il grande salto.
Vic decide di iniziare la carriera di artista a partire dal 2011, creando stampe in edizione limitata delle strade di Londra, tutte illustrate a mano che combinano edifici e tipografia. Si tratta di un successo senza precedenti sia nel Regno Unito che in tutto il mondo.

London Town – Limited Edition of 200

Le sue creazioni vanno esaurite rapidamente e gli acquirenti diventano clienti.
Come detto Vic inizia quindi a collaborare con alcuni dei più grandi marchi e agenzie del mondo come Nike, Mercedes, Virgin Atlantic, The Four Seasons, M&S, solo per citarne alcuni.

Ma se ritorniamo al punto di partenza, e dando per scontato che anche in Inghilterra il Covid-19 si è fatto sentire eccome, la domanda che vi dovreste porre è: “ma che diavolo di legame c’è fra Vic Lee e il lockdown?

Ecco, qui sta il punto dell’articolo, nel presentare il lavoro di che Vic ha ideato e realizzato, come tanti altri artisti del resto, proprio durante il lungo periodo in cui – un pò in tutto il mondo – siamo stati costretti ad una clausura tanto imposta quanto necessaria.
Ecco quindi che nasce il progetto “The Corona Diary 2020“.
Originariamente nato come un diario illustrato a mano, questo libro inizia a metà febbraio 2020, quando le prime notizie sul Covid-19 iniziano a filtrare anche nel Regno Unito.


La vita a Londra in quei giorni era ancora più o meno normale, ma si cominciava ad avvertire un’inquietante incertezza che si insinuava nella quotidianità.
Cominciano quindi ad apparire i primi momenti di ansia.
The Corona Diary 2020” è il viaggio, le esperienze, le cose fatte con gli amici e soprattutto il racconto di come il Covid-19 ha iniziato a prendere il sopravvento nella vita di Vic, come del resto in quella di tutti noi.

Non ha l’intento di informare sulla pandemia, è semplicemente il punto di vista di un artista che ha deciso di utilizzare la propria creatività per cercare – almeno teoricamente – di fissare il tempo, di bloccarlo su carta rendendo le emozioni e gli stati d’animo di quei giorni qualcosa di perenne.

Quando ha iniziato questo diario Vic lo ha pensato come uno strumento per  affrontare praticamente tutto quello che stava accadendo, per cercare di dare un senso alle cose che succedevano, scrivendone e illustrandone i momenti che più lo colpivano.. buoni e cattivi. Non era nelle intenzioni pubblicarlo, ma quando ha iniziato a condividere i disegni sui suoi social media, è successo qualcosa che lo ha colpito molto. Una serie infinita di messaggi e i commenti gli hanno fatto capire che molte, moltissime, altre persone in tutto il mondo vivevano la sua stessa situazione e si ritrovavano nei suoi lavori.
Le pagine di questo libro sono esattamente riprodotte come le originali, senza filtro, senza censura, senza correzioni con errori di battitura ed imperfezioni, linee storte e macchie.
leggendo direttamente le parole di Vic Lee scopriamo anche a chi è dedicato questo suo lavoro personale:

“Spero che questo libro rappresenti un momento unico nella vita.
Che ci aiuti a onorare le persone che mettono le loro vite in prima linea per gli estranei. A rispettare quegli eroi quotidiani che hanno continuato a lavorare mentre tutto il mondo chiudeva.
Per le persone che non ce l’hanno fatta e per quelle che le hanno perdute per sempre”.

La tiratura della prima edizione era di 2.500 copie firmate ed è andata esaurita in sole 7 settimane! La risposta che è giunta da tutte le parti del mondo è stata assolutamente sorprendente.
La seconda edizione verrà autoprodotta nuovamente dallo stesso Vic Lee e se continuerà ad interessare, immagino che continuerà a farlo, ancora e ancora.

Se vi va, la seconda edizione del libro di Vic Lee sarà presto disponibile QUA.