Romano Hänni, classe 1956, è una figura tanto affascinante tanto imprendibile e tenace nel suo non apparire o, per lo meno, nel suo non farsi risucchiare nel vorticoso mondo dell’informazione.
La sua carriera inizia quando, nel periodo compreso fra il 1973 ed il 1977, studia come tipografo iniziando a sporcarsi le mani fra inchiostri, caratteri, tamponi e tutto il resto.
Il passo successivo e il completamento del percorso di laurea presso il corso di School of Design di Basilea dove cominciqre a padroneggiare sia teoricamnte che nella pratica il designer tipografico, confrontandosi con le sue prime attività indipendenti a partire dal 1980.
Il suo stile, chiaramente influenzato (a dir poco) dallo stile tipografico svizzero, ma anche dal Bauhaus (a proposito, tanti auguri per il centenario!), si concentra sullo sviluppo e sulla realizzazione di elementi tipografici per libri, cataloghi, riviste e giornali.
Nel suo laboratorio tipografico, a partire dal 1984, sono state prodotte a intervalli irregolari, stampe sperimentali, presentazione dei libri sull’arte tipografica e molto altro.
Ha collaborato con il progetto di magazine Typographische Monatsblätter di cui vi scrissi già a suo tempo QUA con copertine e saggi.
Insegnante, conferenziere e artista esposto mostre sia in patria che all’estero, dal 2004 inizia a tenere corsi anche individuali o di gruppo nel suo laboratorio a Basilea.
Un aspetto poco conosciuto del lavoro di Hänni è quello di sperimentazione tipografica e pittorica con i media elettronici.
Nel 1997 è autore del manuale per il design del Basler Zeitung, un set di regole contenute in 224 pagine che spiegano le parti fondamentali del lavoro quotidiano nel design editoriale dei giornali e dei magazine.
Nel 2011 pubblica 27 Years Hot Type: Handprinted Books 1984–2010, una raccolta di oltre 400 illustrazioni, con i processi grafici seguiti riportati accanto ai libri finiti.
Un progetto di cui mi sono innamorato di Romano Hänni è forse uno dei suoi primi lavori, il Calendar for the year 1987 che prende spunto da un fatto avvenuto nel 1986 e che colpì molto Hänni.
Il 1 novembre 1986 infatti, a Schweizerhalle, piccolo borgo vicino a Basilea, vi fu un incidente ambientale che portò ad un’ingente fuoriuscita di sostanze chimiche nel fiume Reno, la più grande catastrofe ambientale dell’area che avvenne in un clima già segnato dalla catastrofe del reattore di Chernobyl avvenuto solo sei prima. Fino a quell’incidente i residenti della zona non si erano mai resi conto di abitare in una zona molto pericolosa da questo punto di vista.
Le illustrazioni tipografiche e il testo sono una selezione di dodici diversi piccoli incidenti importanti che si sono verificati durante la notte della catastrofe.