Wesley Lawrence Willis è stato un cantautore e visual artist americano a cui nel 1989 è stato diagnosticata una forma di schizofrenia.
All’età di 28 anni, Willis cominciò infatti a sentire delle voci che lui chiamò allora i suoi “demoni”.
Secondo lui disegnare, esibirsi, registrare aiuta a calmare le voci nella sua testa.
Per due decenni, fino alla sua morte avvenuta nel 2003, Willis ha reso l’autostrada Dan Ryan Expressway di Chicago il suo oggetto preferito con cui esprimere le sue doti pittoriche.
Si tratta, il suo, di un mondo geometrico reso con fantasia e originalità con la penna a sfera e poche linee di pennarello.
Conosciuto principalmente per la sua musica da un pubblico indie e low-fi amante dei suoni ricercati e strambi quali erano quelli della sua Technics KN 2000 e dei testi surreali e assurdi che esploravano i temi della vita quotidiana come la vita del fast food, le linee degli autobus, le tendenze culturali o gli scontri violenti con i supereroi.
Tutti questi argomenti sono anche i soggetti dei suoi disegni nato fin dai suoi studi di disegno all’Illinois Institute of Technology.
La sua è una serie di piccoli disegni senza titolo che descrivono un universo composto da grandi impianti di perforazione petrolifera, di rimorchi per trattori e di materiale rotabile.
I suoi schizzi, spesso a colori, esplorano quasi ossessivamente il tema dell’autostrada, soprattutto se congestionata, e non una qualsiasi, ma quella a lui familiare che collega il South Side di Chicago con il centro della città.
Wesley Willis è morto il 21 agosto 2003 all’età di 40 anni a Skokie, nell’Illinois.
I galleristi Delmes & Zander Cologne di Colonia hanno mostrato per la prima volta il lavoro di Wesley Willis in Germania nel 2013 ed allora hanno rappresentato l’artista in giro per il mondo.
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