Qualche giorno fa vi ho parlato QUI della poster art di Fabien Loris e di come il suo lavoro degli anni Venti e Trenta abbia in molti modi influenzato la grafica successiva.
Uno di quelli che molto si è ispirato alle forme geometriche di Loris, ai suoi colori forti e pieni, ed alla sua concezione dello spazio è senz’altro il grande Oskar Fischinger.
Oskar Fischinger è una delle figure artistiche più importanti del ‘900 e le difficoltà che si incontrano nel presentare i suoi lavori nascono già se si cerca di dare un’etichetta al suo lavoro.. illustratore? Grafico? Regista? Designer?
Innanzi tutto possiamo dire che è stato il primo e più importante innovatore nell’ambito della motion graphic, dell’animazione e del cinema astratto, ma
è davvero impossibile trovare un termine solo per definire la sua carriera.
La sua ricerca nelle arti visive è onnivora e sperimentale, underground nel senso più vero del termine, in quanto totalmente altra rispetto a ciò che lo circonda, connotata sempre da originalità e ricerca del nuovo sia come contenuti che come forma e mai del tutto apprezzata fino in fondo.
Quarto di sei fratelli, nasce in Germania nel 1900 e ben presto si avvicina ai lavori di Walter Ruttmann, da alcuni considerato l’inventore dell’animazione astratta di cui resta affascinato e che grande influenza avrà sulle sue future opere.
I lavori di Ruttman sono eteri, modernissimi per il suo tempo e visionari per il legame che cercano di instaurare fra la musica, i segni geometrici e il movimento di quest’ultimi.
Fischinger rimane estasiato da queste opere e inizia i suoi studi sulla motion graphic.
Walter Ruttmann – Lichtspiel Opus I (1921)
Il cinema è un’arte in piena fase di sviluppo, si sperimenta in ogni direzione, con ogni tecnica e Fischinger si getta a capofitto nello studio di nuovi materiali alla ricerca di effetti mai visti prima di allora.
Fischinger iniziò infatti a sperimentare dapprima con liquidi colorati e poi successivamente con materiali tradizionali, come cera e argilla arrivando ad inventare la Wax Slicing Machine, una macchina da presa che Fischinger ha usato per il proprio lavoro.
Ruttman autorizzò la macchina e la usò per creare effetti speciali per un altro film su cui era stato ingaggiato, un film di Lotte Reiniger. Ma Ruttmann non l’ha usato nei suoi film, ma solo per quegli effetti speciali per cui è stato assunto.
Dal 1926 inizia ad inserire nelle sue prova anche l’accompagnamento musicale che tanta importanza rivestirà nei suoi lavori.
Nel 1927, davanti ad improvvise difficoltà economiche, Fischinger prese in prestito delle somme di denaro dalla famiglia e successivamente anche dalla padrona di casa. Nel giugno del 1927 tentò di sfuggire ai creditori e quindi Fischinger decise di scappare di nascosto da Monaco a Berlino. Prese solamente il poco necessario per camminare quasi 600 chilometri attraverso la campagna tedesca e documentare attraverso un time-lapse il suo viaggio, un filmato che venne poi realizzato nei decenni successivi con il famoso nome Walking from Munich to Berlin.
Oskar Fischinger – Walking from Munich to Berlin (1927) –
(c) Center for Visual Music
Fischinger riuscì a completare la sua opera di musica Komposition in Blue del 1935 che lo fece conoscere anche nel mondo di Hollywood lavorando poi prima con la Paramount Pictures e poi con la Metro-Goldwyn-Mayer.
Nel 1928 fu ingaggiato da Fritz Lang che gli fornì per un periodo delle entrate regolari visto che i soldi per Fischinger saranno sempre un grosso problema.
Nel suo tempo libero continua però a sperimentare sul rapporto fra musica ed animazione.
Questi suoi lavori “Studien numero da 1 a 12” furono accolti bene in tutto il mondo, dal Giappone e al Sud America.
Nel 1932, Fischinger sposò Elfriede Fischinger, una sua cugina di primo grado.
Nel mentre i nazisti arrivarono al potere e di conseguenza le possibilità di sperimentare sulle nuove forme d’arte scomparvero rapidamente in quento considerate “arti degenerate”.
Oskar Fischinger – Composition in Blue – 195 estratto
(c) Center for Visual Music
Per chi intanto fosse interessato, vi consigliamo di dare un’occhiata QUA, dove troverete l’ultimo DVD dediocato ad Oskar Fischinger..
L’immagine in testa all’articolo e tutte le immagini di Oskar Fischinger sono utilizzate grazie alla concessione del (c) Center for Visual Music