Pete Millar è stato un fumettista, illustratore e pilota di dragster statunitense.
Una delle sue creature di maggior successo è stata la rivista Cartoons, pubblicazione americana di fumetto satirico dalla grafica hot rod. Ideata e prodotta insieme all’amico Carl Kohler, Cartoons è stata pubblicata come trimestrale a partire dal 1959.
Cartoons si inserisce in quel filone di editoria underground che comprendeva anche titoli simili quali CYCLEtoons (dal 1968 al 1973), SURFtoons, Hot Rod Cartoons (dal 1965)e Choppertoons, rivista oramai leggendaria uscita in soli 3 numeri.
Tutti questi prodotti erano pubblicati dalla Robert E. Petersen Publication, una vera leggenda vivente nel mondo della kustom kulture, che nel 1994 ha addirittura realizzato il Petersen Automotive Museum nei dintorni di Los Angeles.
Queste riviste erano una vera bomba per il pubblico dell’epoca ed hanno contribuito ad allargare il target di riferimento anche al di la dei soli appassionati di hot rod.
Articoli più o meno curati, fumetti, guide pratiche per creare nuovi fumetti e nuove illustrazioni tipiche del genere e molto altro ancora.
Nel primo numero fa la sua comparsa il fumetto, Rumpsville: The Saga of Rumpville, illustrato da Millar che fu l’inizio di un’interminabile serie di fumetti, personaggi e storie che hanno fatto la storia della kustom kulture statunitense divenendo dei veri e propri cult anche per i collezionisti di oggi.
Rumpsville è un termine che diviene immediatamente gergale nel momndo delle hot rod e sta ad indicare il paradiso dell’hot rod.
Ma cerchiamo di definire la storia di Millar.
Peter Millar nasce il 14 dicembre 1929 e si forma come ingegnere anche se nutre da sempre il sogno segreto di diventare un fumettista e un editore a tempo pieno.
Nel 1953 si trasferisce da San Diego a Los Angeles ma i suoi lavori vengono rifiutati da tutti gli editori a cui li propone.
La prima striscia pubblicata da Millar fu Arin Cee, prodotta per la rivista Rod & Custom a partire dal 1955 e proseguita fino agli anni ’60.
Come detto il suo successo iniziale è dovuto a Cartoons, dove insieme a lui, vengono lanciati moltissimi artisti poi approdati a magazine e riviste più conosciute e famose. E’ bene ricordarne alcuni: Alex Toth, Russ Manning, Willie Ito, Dale Hale, George Trosley , John Kovalic, Shawn Kerri (una delle pochissime donne che hanno disegnato per la rivista), John Larter, Robert Williams, William Stout.
Millar ha lavorato a Cartoons fino al 1963 quando la rivista divenne Hot Rod e lui fu sostituito Tom Medley che lo aveva creato il personaggio di Stroker McGurk.
Cartoons è stata senza dubbio una delle storie di successo più improbabili nella storia dell’editoria underground del ventesimo secolo e, da sola, ha garantito a Millar un posto nella storia del fumetto.
Cartoons ha infatti raggiunto numeri di vendita altissimi per il genere ed il periodo offrendo a giovani fumettisti della West Coast spazio e possibilità di sperimentare.
Cartoons ha delineato lo standard per il fumetto umoristico del settore automobilistico, caratterizzato da uno stile di disegno forte tipico della grafica hot rod e che si poneva in netto contrasto con i fumetti d’avventura del periodo.
All’interno di Cartoons comparvero pagine di lettere inviate dai soldati in Vietnam o direttamente dai lettori che catturavano l’umore dei tempi come in seguito avrebbero fatto tutte le pubblicazioni underground.
E’ nel giugno del 1963 la decisione di Millar di fondare la rivista DRAGtoons con la sua casa editrice, la Millar Publications che ne pubblica 49 numeri di tra il 1963 e il 1968…
..altro, molto altro, vi aspetta domani, ci siete??