Quella che sto per raccontare è una storia unica, tanto vera quanto eccezionale, che mi ha colpito subito e che non vedevo l’ora di raccontarvi. E’ la storia di Frances Elizabeth Kent.
Nata a Fort Dodge, Iowa nel 1918, entra a soli 16 anni nell’ordine delle Sorelle del Cuore Immacolato di Maria a Los Angeles nel 1936 prendendo il nome di Suor Mary Corita.
Frequenta subito le lezioni d’arte e grafica all’Otis College of Art and Design laureandosi alla University of Southern California in Storia dell’arte nel 1951.
Tra il 1938 e il 1968 Kent vive e lavora all‘Immaculate Heart College dove diventa insegnante – e lo sarà per ben 30 anni – di educazione artistica.
Le sue lezioni sono avanguardia pura e vengono apprezzate da artisti quali Alfred Hitchcock, John Cage, Saul Bass, Buckminster Fuller e Charles & Ray Eames.
Incoraggia i suoi alunni a guardare il mondo attorno a loro con occhi nuovi invitando i ragazzi a guardare ogni cosa come unica visto che non esistono due cose perfettamente identiche.
Il genio è guardare cose ordinarie in modo straordinario è uno dei suoi motti preferiti.
I suoi metodi didattici diventano leggendari e si basano su alcune semplici regole che tiene appese in classe:
1: Trova un luogo di cui poterti fidare, e prova a fidarti per un po’ di tempo.
2: Assorbi il più possibile dal tuo insegnante, assorbi il più possibile dagli altri studenti.
3: Assorbi il più possibile dai tuoi studenti.
4: Considera ogni cosa come un esperimento.
5: Sii disciplinato: questo significa trovare qualcuno che sia saggio o intelligente e decidere di seguirlo. Essere disciplinato vuol dire seguirlo bene.
6: Non esistono errori. Non esiste vittoria o sconfitta. Esistono soltanto azioni.
7: L’unica regola è il lavoro. Se ti dai da fare arriverai da qualche parte. Le persone lavorano, che lavorano tanto, ad un certo punto hanno successo.
8: Non cercare di creare e analizzare contemporaneamente. Sono processi differenti.
9: Sii felice ogni volta che riesci in qualcosa. Divertiti. È più facile di quello che pensi.
10: “Rompiamo tutte le regole, anche quelle che ci siamo dati da soli. E come lo facciamo? Lasciando abbastanza spazio a mille altre cose” (John Cage)
Suggerimenti: Sii sempre presente. Partecipa a ogni evento. Vai sempre a lezione. Leggi tutto quello su cui puoi mettere le mani. Guarda i film con attenzione, e spesso. Metti tutto da parte, potrebbe tornarti utile in futuro.
Corita Art center – courtesy of Corita Art Center, Los Angeles
Già all’inizio degli anni ’50, la Kent mostra un proprio stile estetico e didattico così unico che i membri del clero di tutto il paese arrivano all’Immaculate Heart College a seguire le sue lezioni. I suoi studenti sono attratti dal suo altruismo e dai metodi di insegnamento rivoluzionari.
Nei primi anni Sessanta il lavoro della Kent diventa sempre più politico, affrontando eventi come la guerra del Vietnam e le crisi umanitarie.
E’ di questi anni il logo per la rivista Life – il cui fotogiornalismo e pubblicità sono stati una fonte di ispirazione per le lezioni di Kent – in cui compaiono le citazioni di Philip Roth La vita è un business complicato, carico di mistero e un po ‘di sole e di Simon & Garfunkel Lascia che il mattino faccia cadere tutti i suoi petali su di me Vita, ti amo, tutto è groovy.
I suoi lavori sono chiaramente ispirati dagli artisti Pop a lei contemporanei come Andy Warhol o Roy Lichtenstein con immagini semplificate al massimo nei contorni e nello stile e contorni forti, ma lei si differenzia per un utilizzo continuo e “sociale” della parte testuale, di citazioni o frasi indicanti un messaggio di solare ed irriducibile positività.
In Juiciest Tomato Kent usa la grafica di un annuncio della compagnia Del Monte per la descrizione della Vergine Maria: Mary Mother è il pomodoro più succoso di tutti. Ed ecco l’appropriazione di icone e testi pop per l’arte, in questo caso religiosa.
Viene incaricata dalla associazione Physicians for Social Responsibility di creare una serie di cartelloni pubblicitari in cui si criticavano le guerre in atto nel mondo.